![banche popolari gaetano quagliariello](http://www.movimentoidea.it/wp-content/uploads/2017/11/quagliariello.jpg)
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“Che dopo quattro anni di bonus a pioggia e finanziarie in deficit siano l’ex premier Renzi e il ministro Padoan a improvvisarsi puristi delle coperture economiche è a dir poco surreale. In ogni caso, se vogliono sapere dove si potrebbero prendere i soldi per la Flat Tax, eccoli serviti”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’, formazione politica che aderisce alla lista ‘Noi con l’Italia’.
“Come ‘Idea’ – prosegue – abbiamo da tempo depositato un disegno di legge in materia, che assicura invarianza di gettito per lo Stato e che mettiamo a disposizione della coalizione di centrodestra come contributo programmatico. La nostra proposta prevede un’aliquota unica del 20 per cento sui redditi da lavoro e da pensione delle persone fisiche, e garantisce una declinazione equilibrata e sostenibile del criterio di progressività attraverso una no tax area di 7mila euro, significativamente ampliata in base ai carichi familiari e degressiva rispetto al crescere del reddito, fino ad annullarsi per i redditi sopra 100mila euro. La tenuta dei conti pubblici sarebbe garantita dalla soppressione di una selva di agevolazioni fiscali per oltre 100 miliardi di euro. Inoltre, a maggior garanzia dell’equilibrio di bilancio, e anche per avviare un’opera di aggiornamento del welfare, si propone un intervento sui servizi pubblici divisibili e sulle prestazioni assistenziali, prevedendo che i soggetti al di sopra di un certo reddito possano essere chiamati a corrispondere al costo di determinate prestazioni o beneficiarne in maniera selettiva. Un sistema simile di Flat Tax – osserva Quagliariello –, oltre a favorire lo sviluppo e andare incontro alle esigenze delle famiglie, sarebbe la migliore premessa per un efficace contrasto all’evasione fiscale: sia perché a fronte di una drastica semplificazione del sistema l’amministrazione finanziaria potrebbe concentrare sulla lotta all’evasione le sue risorse, sia perché i margini di ‘convenienza’ dell’evasione si ridurrebbero sensibilmente, portando a una significativa emersione spontanea di base imponibile oggi sommersa. La nostra proposta non segue il metodo Renzi–Padoan, e dunque nell’individuazione delle coperture non tiene conto di questo extra-gettito potenziale, ma, laddove come riteniamo si concretizzasse, vincola lo Stato a destinarlo a un’ulteriore riduzione dell’aliquota Irpef, che – conclude Quagliariello – potrebbe facilmente raggiungere il 18 per cento”.