Vogliamo continuare a proporvi le reazioni giunte dai territori alla lettera del Presidente di IDEA, Gaetano Quagliariello, all’indomani del risultato elettorale.
“Caro Gaetano, con la lettera si avvia una discussione alla quale mi onoro di poter partecipare al più presto. Alla nostra, o soltanto alla mia, autonomia non rinuncio; ma è in termini di possibili e credibili aggregazioni che mi sento possano venir meno. Il voto del sud è stato davvero umiliante, ma non per questo deve diventare argomento per una ennesima controstoria per giustificare anomalie italiane ormai francamente riluttanti. A una unificazione dell’area di centrodestra ho creduto auspice Berlusconi. Non ci credo auspice Salvini. Di qui, credo una condizione di solitudine mai provata all’indomani di altri risultati elettorali. Un caro saluto.” Lo scrive il campano Luigi Compagna.
“Caro Presidente, come non concordare con te! Ricordo come se fosse oggi il giorno in cui con grande entusiasmo mi iscrissi ad “Idea – Popolo e Libertà”. Avevo visto in questo movimento la capacità di riavvicinare le persone alla buona politica. E le persone hanno, oggi più che mai, bisogno di tornare a credere nella buona politica.
Poi c’è stata la lunga, ma quanto mai soddisfacente, campagna per il NO alla riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi. Ricordo ancora il 30 Agosto 2016, avevo appena superato l’orale dell’esame di abilitazione alla professione forense, e stavo partendo per qualche giorno di vacanza con mio figlio… portai con me il testo della riforma e il tuo libricino “Perché è saggio dire NO”.
Praticamente passai le vacanze a studiare ma aprii gli occhi: capii perché il 4 dicembre era saggio dire NO, perché quella riforma non avrebbe portato nulla di buono. Iniziarono così tre mesi davvero intensi, ogni occasione era buona per raccontare l’importanza di quel NO.
E veniamo ad oggi. La tua telefonata, la proposta di candidatura, il mio “sì” entusiasta (sostenuto da tutta la famiglia). Ero consapevole di non essere in una posizione favorevole nella lista, così come sapevo benissimo che sarebbe stata una campagna elettorale molto breve.
Ma, chi mi conosce bene lo sa, se decido di impegnarmi in qualcosa non mi risparmio e la mia dedizione per quella causa diventa totale e totalizzante.
E così è stato. Dal 29 Gennaio si è attivata intorno a me una fitta rete di sostegno, generoso e gratuito, che mi ha permesso di raggiungere davvero tante persone. Ho ascoltato le fatiche di chi lavora ma è soggiogato dalle tasse, delle imprese che chiedono di investire sull’occupazione e non sulla disoccupazione (vedi reddito di cittadinanza), dei giovani che vorrebbero iniziare a costruirsi un futuro ma non vengono sostenuti, delle donne violate nella loro persona perché durante un colloquio di lavoro si sentono chiedere: “ha intenzione di avere figli?”, delle giovani mamme che si trovano costrette a spendere più della metà di ciò che guadagnano per pagare la retta del nido…e così potrei andare avanti per ore.
Partendo proprio dall’ascolto di queste realtà ho elaborato il mio decalogo: i dieci punti su cui ho giocato la mia campagna elettorale e la mia credibilità.
Lo dico con profonda gratitudine: questa campagna elettorale è stata una delle esperienze più belle della mia vita. E questo al di là del risultato che comunque sul territorio è stato straordinario: NOI CON L’ITALIA ha raccolto 1321 voti nel collegio di Pesaro-Urbino di cui 628 a Pesaro, dove risiedo e lavoro, ed almeno un voto in ogni comune del collegio. A dimostrazione del fatto che “guardare agli insediamenti territoriali e alla forza politica” sarebbe stata indubbiamente la chiave del successo.
Mi rendo conto che questi numeri sono una goccia in mezzo al mare ma, come mi ha scritto qualcuno dei miei sostenitori, la goccia corrode la roccia.
Essere scesa in campo ha significato ricevere la fiducia di tante persone con le quali mi sono impegnata a continuare la strada del cambiamento per ricostruire la buona politica.
Per tutto questo, e a nome di tutti coloro che mi hanno sostenuto, ti dico “sì”, riprendiamo il cammino, ripartiamo da “Idea – Popolo e Libertà”. Un abbraccio.” Lo scrive la giovane marchigiana Giulia Marchionni.