“Nel giorno dell’apertura delle consultazioni, un consiglio non richiesto agli ‘esploratori’ e un atto concreto per contribuire a dare forza e stabilità alla democrazia italiana. A fronte di una situazione di stallo politico consegnataci dalle urne, senza una maggioranza chiara e autosufficiente, qualunque sarà la soluzione all’impasse non si commetta ancora una volta l’errore, antico e recidivo nella storia d’Italia, di pensare che la colpa sia tutta della legge elettorale e che basti un nuovo sistema di voto a cambiare le cose.” Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’.
“Con l’attuale quadro politico e con i paletti imposti dalla Consulta – afferma Quagliariello -, non esiste in natura una legge che possa garantire una maggioranza omogenea. Vanificato lo sforzo compiuto all’inizio della scorsa legislatura quando in diciotto mesi si sarebbe potuto dare al Paese nuove regole condivise, bruciata l’opportunità della grande riforma per l’arroganza del renzismo, attestiamoci su un programma minimo: riduzione del numero dei parlamentari, semplificazione del procedimento legislativo bicamerale attraverso una commissione di conciliazione Camera-Senato, elezione diretta del vertice dell’esecutivo realizzabile tanto con un modello presidenziale quanto con un premierato, contrappesi e legge elettorale connessi. Si può fare in poco tempo, basta volerlo. Oggi ho depositato in Senato i primi due disegni di legge, relativi a riduzione dei parlamentari e razionalizzazione del procedimento legislativo. Qualunque sarà l’esito delle consultazioni – conclude Quagliariello -, mettiamo tutti insieme mano alla forma di governo o la prossima volta staremo punto e accapo”.