Ecco come i voucher previsti dal Jobs Act incidono negativamente sull’occupazione giovanile e femminile.
“I voucher sono stati introdotti come strumento di aiuto dello Stato solo in alcuni settori e per alcune categorie di lavoratori, come i disoccupati da oltre un anno, pensionati e studenti. A causa delle successive riforme del Governo, non ultima il Jobs Act, oggi sono diventati una “pandemia” nel mondo del lavoro che umilia le nuove generazioni ed in particolare le donne che, anche in questo caso, sono costrette a subire l’ennesima discriminazione di genere. Altro che pari opportunità!”. Lo dichiara in una nota Maria Ida Germontani membro della Segreteria nazionale di IDEA Popolo e Libertà.
“Già l’Osservatorio sul precariato dell’Inps – continua Germontani – aveva segnalato che tra gennaio e agosto 2016 sono stati venduti, come pagamento di prestazioni di lavoro saltuario (che saltuario non è!!) 96,6 milioni di voucher con un incremento rispetto al 2015 del 35,9%. In questo quadro le donne pagate con voucher conquistano per una volta un triste primato: sono la maggioranza, circa il 57%. E’ imperdonabile che il Governo rimanga inerte di fronte ad una tale violazione del diritto del lavoro.
La stessa Corte Costituzionale ha ‘promosso’ il quesito referendario che propone di eliminare completamente i voucher. Mi auguro che i cittadini, le donne soprattutto, non si lascino sfuggire questa occasione per dire basta in prima persona a sfruttamento e lavoro in nero”, conclude Germontani.