Dopo le dimissioni della Finocchiaro nominata Ministro, da 72 giorni bloccati senza Presidente della I Commissione per problemi interni alla maggioranza.Il senatore Gaetano Quagliariello, presidente di IDEA – Popolo e libertà, ha inviato una lettera al presidente del Senato Pietro Grasso per lamentare “la insostenibile situazione di stallo in cui versa la Commissione Affari Costituzionali” di Palazzo Madama dopo le dimissioni della presidente Anna Finocchiaro, nominata ministro nel governo Gentiloni, non ancora sostituita “per i problemi interni alla maggioranza”.
“Sono oggi settantadue giorni – scrive Quagliariello – che l’organismo lavora in vacanza di presidenza, con rilevanti difficoltà di organizzazione, celerità delle sedute e, soprattutto, senza una guida istituzionale. Sin dalle prime riunioni dopo l’insediamento del governo Gentiloni ho sollecitato, di concerto con altri colleghi, la calendarizzazione di disegni di legge costituzionali che avrebbero potuto dare un primo e concreto segnale al Paese e ai cittadini. Una testimonianza che il Parlamento intendeva procedere nel percorso delle riforme possibili, come per esempio la previsione di una Assemblea costituente, la riduzione dei parlamentari e la semplificazione del meccanismo della navette. La Commissione, anche a causa dello scranno presidenziale vacante, è invece stata costretta a ‘navigare a vista’, rimandando la discussione di provvedimenti politicamente rilevanti e limitandosi a trattare frettolosamente gli atti aventi forza di legge di iniziativa governativa. Questa situazione – si legge nella lettera – non può essere ulteriormente tollerata. Si è avuto fin troppo riguardo per i problemi interni alla maggioranza che rendono difficile l’individuazione di un candidato. Questi problemi non possono prendere in ostaggio il Paese e le sue istituzioni rappresentative. Come garante del corretto funzionamento del Senato – è la richiesta di Quagliariello a Grasso -, Le sarei grato se si adoperasse, utilizzando tutte le prerogative della Sua carica, per far cessare una situazione ogni giorno più insostenibile”.