“L’Italia ha pagato il fatto di non aver avuto a lungo una politica sull’immigrazione. Ora anche da oppositori bisogna dare atto al ministro Minniti di aver dato una linea, ma allo stesso tempo non si possono non rilevare nella posizione del governo alcune contraddizioni insopportabili”.
Lo ha detto il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’, intervistato da RaiNews24 in diretta da Catania dove si trova insieme al senatore Andrea Augello per incontrare i rappresentanti del partito sul territorio e organizzare la partecipazione alle prossime regionali a sostegno di Nello Musumeci. “Ad esempio – ha affermato Quagliariello -, se si teme addirittura per la tenuta democratica del nostro Paese, come si fa a perseverare sullo ius soli? Come si fa a non comprendere che la cittadinanza è un diritto personalissimo che impone l’adesione consapevole e volontaria a una comunità nazionale, alle sue regole, ai suoi valori? E dal momento che l’unico diritto che differenzia un ragazzo con cittadinanza italiana da un ragazzo immigrato è il diritto di voto, e visti i problemi enormi affrontati da altri Paesi europei con l’immigrazione di seconda generazione, come si fa a pensare che la cittadinanza possa essere attribuita ai minori, senza la libera scelta del diretto interessato, magari su richiesta dei genitori che ne fanno un cavallo di troia per ottenere a loro volta la permanenza nel nostro Paese?”, ha concluso.