Segnaliamo l’articolo, pubblicato da Diario di Trieste, che racconta come è andato “il tavolo” organizzato da Progetto FVG-IDEA in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
C’era tutto il centrodestra al tavolo organizzato da Progetto Fvg e IDEA domenica mattina a Trieste. Il presidente del movimento civico, l’imprenditore Sergio Bini, ha infatti chiamato a raccolta più di 400 persone in un grande salone del molo IV, per lanciare un messaggio di unità: «Facciamo presto: Forza Italia e Lega – dice – si decidano». Al tavolo, oltre a Bini, c’erano il capogruppo alla Camera della Lega Nord, Massimiliano Fedriga, il vice coordinatore vicario di Forza Italia, Massimo Blasoni, Renzo Tondo presidente di Autonomia Responsabile, per Fratelli d’Italia l’assessore pordenonese Emanuele Loperfido. Molti gli amministratori presenti in platea, tra tutti il vicesindaco di Trieste Roberti e il sindaco di Monfalcone Cisint.
«Il centrodestra unito è vincente, mandiamo a casa la sinistra che in Friuli Venezia Giulia ha i giorni contati. Qui vogliamo idealmente consegnare al centro destra il nostro contributo, il nostro valore aggiunto. Chiudiamo qui a Trieste un lungo percorso sul territorio, partecipato ed avvincente, che ha toccato tutti i più importanti centri, da Fiume Veneto a Lignano, da Pordenone a Monfalcone, da Gorizia a Udine, da Codroipo a Cividale, da Gemona a Palmanova. Noi vogliamo essere d’aiuto per la riconquista di questa regione – dice Bini rivolgendosi ai leader regionali -. Nella primavera del 2018 abbiamo una grande occasione: riportarci a casa il governo della Regione. La partita non sarà una partita facile, a prescindere da ciò che possono dire i sondaggi. Per vincere ci dovrà essere una grande coalizione unita in grado di racchiudere al proprio interno tutte le anime presenti, partitiche e civiche. Si dovrà fare un gioco di squadra formidabile, lavorando tutti per un unico obiettivo: vincere. Noi presenteremo il nostro simbolo in ogni circoscrizione e il nostro programma che già abbiamo spiegato in lungo e in largo sul territorio».
Tutti d’accordo, all’unisono, su fallimento delle politiche della Serracchiani e di quello che rappresenta il candidato del centrosinistra Bolzonello: «C’è stato – attacca Bini per tutti – un ‘metodo Serracchiani’, quello fallimentare delle Uti, delle politiche sanitarie, di ogni altra riforma calata dall’alto, e oggi dobbiamo denunciarne un altro, il metodo ‘Serracchiani-Bolzonello’, cioè del suo vice sempre d’accordo con lei che le ha avvallate tutte. Serracchiani scappa, abbandona la nave. Bisogna invece avere il coraggio – riprendendo le parole di Fedriga e Tondo – di presentarsi agli esami. Sarebbe stata sonoramente bocciata, lo sarà anche Bolzonello». «Oramai da un mese e mezzo circa – continua Bini – abbiamo dato inizio alla ‘fase due’ del nostro progetto, una fase che ci ha visto toccare tutte le principali città della nostra regione, con l’obiettivo di spiegare in modo semplice e schematico ciò che abbiamo intenzione di proporre, come contributo programmatico, alla coalizione di centro destra della nostra Regione. In questi mesi abbiamo lavorato su delle proposte concrete. In questi mesi, nei dopocena, gruppi di lavoro composti da imprenditori, commercianti, sindaci, presidenti di associazioni, giovani, si sono trovati, per scrivere assieme spunti da noi ritenuti importanti per il buon governo di questa regione. Oggi per questioni di tempo non riuscirò a spiegare punto per punto le nostre proposte concrete, lo abbiamo fatto negli incontri precedenti.
In collegamento via Skype anche Gaetano Quagliariello, fondatore di quello che è considerato a livello nazionale il contenitore civico del centrodestra: «Il valore aggiunto per vincere è il civismo. In Friuli Venezia Giulia la Serracchiani ha replicato il modello fallimentare di Renzi. C’è bisogno di cambiare». Moderati dal giovane Riccardo Pilat sono intervenuti Massimiliano Fedriga («organizzare eventi così non va più di moda, voi invece ci siete riusciti. Confrontarsi con i cittadini è sempre più raro: vedo o sale piene come questa, o treni fischiati come quelli di Renzi, da una parte un progetto serio come questo dall’altra parte chi pensa di essere infallibile, e questa è la prima grande differenza tra noi e gli altri»), Massimo Blasoni che ha portato i saluti del coordinamento regionale di Fi («questa regione ha bisogno di procedere con un nuovo corso e insegnare qualcosa al Paese. Siamo una regione virtuosa: il Fvg può essere un esempio per l’Italia, ma non quello della Serracchiani ma piuttosto quello di Progetto Fvg»), Renzo Tondo («Bini ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, partendo da zero riesce a riempire le sale. C’è una comunità che sta fuori dai partiti. Cerchiamo di lavorare assieme»), Emanuele Loperfido («il centrodestra prenda esempio da quello che abbiamo fatto a Pordenone. Per vincere dobbiamo rimanere uniti. Dall’altra parte abbiamo chi faceva la prima della classe, da cui ora Bolzonello cerca di smarcarsi dalle cose che lui stesso ha approvato»).