“Il servizio del Tg1 sul convegno di oggi alla Camera per il decennale della morte di Eluana Englaro, ha tracciato una storia di quella vicenda, umana e politica, del tutto unilaterale e parziale”. Lo dichiara Eugenia Roccella, di ‘Idea’, già sottosegretario alla Salute, autrice del libro ‘Eluana non deve morire’. “Non un cenno – afferma Roccella – alla tenace battaglia parlamentare e governativa con cui la politica cercò di salvare la vita alla donna, battaglia che, dopo il conflitto di attribuzione tra Parlamento e Suprema Corte di Cassazione, e le coraggiose iniziative del ministero della Salute, arrivò fino a uno storico scontro istituzionale tra le massime cariche dello Stato, il presidente del Consiglio Berlusconi e il presidente della Repubblica Napolitano. Nulla sul fatto che la Englaro non aveva mai dato il proprio consenso informato, e che dunque non si trattò di autodeterminazione, poiché furono altri (il padre, il curatore, i magistrati) a decidere per lei. Nel servizio si è parlato pudicamente di ‘vuoto legislativo sul fine vita’, ed è stato solo il presidente Fico a usare, più onestamente, il termine eutanasia. Se questa è l’informazione del nuovo corso della Rai, e se rispecchia il ‘cambiamento’ – conclude -, ci sembra che rispetto all’era renziana niente sia cambiato”.