“Se l’Aula del Senato approvasse all’unanimità un emendamento in tal senso, il governo italiano sarebbe molto più forte nella trattativa con l’Europa”.
“Invito il governo a riconsiderare il suo giudizio su un emendamento che è stato presentato da tutti i gruppi, quello sulla scabrosa vicenda degli sconti fiscali seguiti al terremoto dell’Aquila del 2009 di cui l’Europa ha chiesto la restituzione come aiuti di Stato, peraltro non considerando la franchigia di 500mila euro vigente quando il provvedimento di sostegno agli aquilani è stato approvato”. Lo ha detto Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’ iscritto al gruppo parlamentare di Forza Italia, intervenendo in Aula al Senato sul decreto terremoto. “Qualificare quegli sconti come aiuti di Stato è irricevibile, ed è giusto che il nostro Paese contesti in Europa questa assurda decisione. Ma intanto, in ogni caso, la franchigia di 500mila euro invece dei 200mila ordinari abbatterebbe di molto l’entità del problema – ha aggiunto Quagliariello -. L’applicazione di tale franchigia è nelle mani del governo italiano, come sostanzialmente affermato in una lettera del commissario europeo per la concorrenza al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. Io credo che si debba dimostrare coraggio e tenere la schiena dritta, soprattutto quando si ha ragione. E se l’Aula del Senato approvasse all’unanimità un emendamento in tal senso – ha concluso –, il governo italiano sarebbe molto più forte nella trattativa con l’Europa”.