“Fra i primissimi atti di Trump, ieri, la firma per togliere i fondi federali alle cliniche che praticano l’aborto”. Lo afferma Eugenia Roccella, parlamentare di IDEA.
“Nel nostro paese, infatti, – continua Roccella – l’interruzione di gravidanza si può praticare solo nelle strutture pubbliche. Ma da tempo questa Ong prova ad allargare il suo giro di affari anche al nostro paese, finora senza successo. E’ stata proprio la Federazione Europea dell’Ippf (International Planned Parenthood Federation) a fare ricorso (seguita dalla Cgil) presso il Consiglio d’Europa, contro l’obiezione di coscienza, che in Italia impedirebbe l’accesso all’aborto. Lo scopo della Ong è dimostrare che anche da noi servono cliniche private con personale esclusivamente non obiettore”.
“I dati regionali, però, – sottolinea la parlamentare – evidenziano un carico di lavoro basso per i non obiettori (una media di 1,6 aborti a settimana) e addirittura una percentuale di non obiettori che non fanno interruzione volontaria di gravidanza (11% a livello nazionale), evidentemente perché non è necessario. Il Consiglio d’Europa non ha dunque dato ragione ai ricorrenti, e l’Ippf – conclude – non ha trovato spiragli per inserirsi nel nostro sistema sanitario”.