

“Ho presentato fin dall’inizio della legislatura, e anche nella legislatura precedente, un disegno di legge costituzionale per il taglio di 345 parlamentari: la stessa identica riduzione proposta dal governo. Ciò non mi impedisce di considerare surreali le dichiarazioni del vicepremier Di Maio secondo le quali la diminuzione di deputati e senatori sarebbe finalizzata ad ‘abbassare la boria’ dei parlamentari e, soprattutto, l’introduzione del referendum propositivo servirebbe a ‘sostituirli’”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’, iscritto al gruppo parlamentare di Forza Italia. “La ‘cura dimagrante’, senz’altro auspicabile – afferma Quagliariello -, deve servire a rendere il Parlamento più efficiente e la sua attività più efficace. L’argomento della ‘boria’ mi sembra di scarso rilievo istituzionale e anche viziato da fallacia logica: il rischio di diventare boriosi, infatti, aumenta e non diminuisce se si fa parte di un consesso più ristretto! Quanto al referendum propositivo, certamente è connesso al funzionamento del Parlamento, ma il tema richiederebbe un più serio approfondimento. Di fronte dunque a una materia del genere, che riguarda le regole del gioco e può far registrare allo stesso tempo convergenze sugli obiettivi e divergenze sulle impostazioni di fondo, sarebbe importante che l’esame parlamentare vedesse anche la presenza di un relatore di minoranza. Dopo aver contrastato con noi il referendum renziano per la sua visione proprietaria ed escludente delle regole istituzionali – conclude Quagliariello -, confidiamo che la maggioranza comprenderà e asseconderà questa esigenza”.