“Nonostante le accorate, gravi, precise e concordanti preoccupazioni manifestate da avvocati e magistrati, presidenti emeriti della Corte Costituzionale e responsabili di autorità indipendenti, tutti per la prima volta all’unisono, la maggioranza in Senato, per mero puntiglio e senza offrire contro-argomentazioni di merito, ha ritenuto di andare avanti come un treno nell’approvazione del nuovo codice antimafia, che non sarà utile alla lotta alla corruzione, rischia di indebolire la lotta alla mafia e il presidente del partito di maggioranza relativa Matteo Orfini ha già annunciato di voler riconsiderare alla Camera”. Lo dichiara Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’ e capogruppo di ‘Federazione della Libertà’ in Senato. “Poiché siamo prossimi alla fine della legislatura – osserva Quagliariello – ci si troverà di fronte a una pericolosa alternativa: far divenire legge un provvedimento sbagliato e controproducente, oppure affossarlo per oggettiva mancanza dei tempi necessari ad altre due letture parlamentari. Il tutto – conclude – per non avere il buon senso di correggerlo in Senato e condurre in porto una legge ben fatta”