

Con referendum di un anno fa usciti da incubo, non dobbiamo sprecare occasione.
“Con il referendum del 4 dicembre è stata anche sconfitta una concezione giacobina per cui dall’alto si pensa di poter fare a meno delle aggregazioni sociali e dei corpi intermedi, e si occupa il potere con amici e sodali traducendo in chiave post-moderna il modello delle Regioni rosse”. Lo ha detto il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea – Popolo e Libertà’, concludendo con un dialogo con Maurizio Belpietro la due giorni del partito a Modena per festeggiare il primo anniversario della vittoria del No al referendum costituzionale. “Il centrodestra – ha detto Quagliariello – a tutto ciò deve contrapporre un programma che parta dalla centralità della persona, che ridia forza alle comunità e ai corpi intermedi, che immagini il ruolo dello Stato come sussidiario, chiamato a intervenire solo quando c’è necessità. Vogliamo dare cuore e parola a un progetto che non dimentichi che il 4 dicembre dello scorso anno siamo usciti da un incubo e solo grazie a quella vittoria c’è stata la possibilità di costruire qualcosa. O riusciremo a far questo, oppure – ha concluso – potremo anche vincere le elezioni ma avremo perso un’occasione storica e presto ce ne accorgeremmo”.