

Il consigliere regionale del Lazio Daniele Sabatini interviene sulle scarse condizioni in cui devono operare gli agenti della polizia penitenziaria.
“Pieno sostegno alla polizia penitenziaria di Viterbo che oggi ha protestato per rivendicare condizioni di lavoro più sicure e dignitose. Ho partecipato alla manifestazione promossa dai sindacati per ascoltare gli agenti che, da tempo, richiamano l’attenzione dell’amministrazione penitenziaria sul grave problema della carenza di organico e mezzi, necessari a garantire livelli di sicurezza adeguati. Mammagialla è il terzo carcere del Lazio, per importanza e sicurezza, e ospita un numero significativo di detenuti in regime di 41 bis ma le condizioni in cui lavorano i poliziotti penitenziari sono proibitive. Secondo il Dap, il rapporto medio agenti /detenuti dovrebbe essere di 0,49 agenti per ogni singolo detenuto, Viterbo è decisamente al di sotto di questa soglia. Un numero insufficiente di agenti per far fronte, in modo efficace, alla gestione della popolazione carceraria del Mammagialla.
A ciò si aggiunge il fenomeno delle aggressioni ai danni dei poliziotti penitenziari, costretti ad operare in una condizione di forte stress e frustrazione, e la altrettanto delicata della sanità penitenziaria, su cui presenterò un’interrogazione alla giunta regionale, perché incide non solo sulla salute dei detenuti, ma anche sulla qualità del lavoro degli agenti. Occorrono interventi urgenti; la polizia penitenziaria chiede fatti e non vaghe promesse, a cominciare da un rafforzamento dell’organico. E’ evidente – conclude il capogruppo di Cuori Italiani e coordinatore di IDEA nel Lazio – che siamo di fronte ad un’emergenza, che assume anche un carattere politico, di cui le istituzioni hanno il dovere di farsi carico rispondendo ad un grido d’allarme sempre più forte”.