Riproponiamo per gli iscritti e i sostenitori di IDEA un articolo apparso oggi sulla testata Abruzzo Web. L’articolo, a firma Filippo Tronca, fa il punto sul nostro partito in regione.
L’idea… è quella di affermarsi come nuovo attore anche nella politica abruzzese, con liste e candidati da lanciare nella sfida delle elezioni amministrative di primavera, che vedranno 50 Comuni abruzzesi al voto dall’Aquila in giù, con l’obbiettivo di arrivare a una presenza visibile, mentre è per ora assai improbabile che si crei un gruppo ad hoc anche in Regione Abruzzo.
Questi gli obiettivi di Idea, ovvero Identità e azione, movimento politico fondato dal senatore Gaetano Quagliarello, ex ministro del Nuovo centro destra (Ncd) e ora in Grandi autonomie e libertà (Gal), e che in Abruzzo conta l’adesione di Mauro Di Dalmazio, consigliere regionale di Abruzzo Futuro, coordinatore regionale di Idea, e Gianni Chiodi, del consigliere regionale di Forza Italia ed ex presidente della Regione, tra i fondatori di Idea.
Con loro c’è un discreto numero di amministratori e politici locali, come l’ex vice sindaco di Magliano dei Marsi (L’Aquila) Antonio Morgante, il sindaco di Orsogna (Chieti) Fabrizio Montepara, il consigliere comunale di Montesilvano (Pescara) Lorenzo Silli, che rivestono il ruolo di coordinatori provinciali.
“Obiettivo di Idea è quello come noto di rifondare il centrodestra su un progetto liberale e moderato, e su 5 o sei punti programmatici chiari condivisi – spiega Di Dalmazio ad AbruzzoWeb – come la riduzione della pressione fiscale, le posizioni da assumere sulle politiche europee”.
In questa ottica le elezioni amministrative, assieme alla campagna di adesione che partirà a breve rappresenterà un importante trampolino di lancio.
“Stiamo già ragionando intorno a liste autonome, almeno nelle città più grandi dove si vota, ovviamente nel campo del centrodestra – spiega Di Dalmazio – Del resto abbiamo una rete di amministratori che intendiamo ampliare con una campagna di adesioni, abbiamo una sede a Pescara, abbiamo coordinamento. I tempi insomma sono maturi per renderci presenti e riconoscibili nelle istituzioni, cominciando dai Consigli comunali”.
Discorso diverso per quanto riguarda l’aula dell’Emiciclo, dove gli esponenti di Idea sono due, appunto Di Dalmazio e Chiodi, ma dove non ci sono le possibilità, a oggi, di poter costituire un gruppo autonomo. Primo perché Chiodi non intende lasciare Forza Italia in cui è stato eletto, e poi perché per fare un gruppo servono almeno tre consigliere e il terzo non c’è.
“Per il momento non ci sono le condizioni – conferma Di Dalmazio – ma non si può escludere che ciò avvenga in futuro. Ma non rappresenta un problema, è un fatto di forma che di sostanza, per noi è importante crescere partendo dal basso, dalle amministrazioni locali”.