“Io credo che ci sia stata una forzatura. Certamente c’è un galateo istituzionale che i partiti non hanno rispettato. Ma c’è anche e soprattutto un problema di sostanza. Con tutto il rispetto che si deve al Presidente della Repubblica, le sue prerogative a mio avviso gli consentono di tirare la corda attraverso la moral suasion, ma non di spezzarla”. Lo dice all’Adnkronos il senatore Gaetano Quagliariello, leader di Idea, a proposito della linea assunta da Sergio Mattarella nella svolta che ha portato alla rinuncia di Giuseppe Conte e all’incarico a Carlo Cottarelli.
“Un conto -spiega- è l’esistenza di impedimenti istituzionali in capo a un potenziale ministro, come ad esempio un conflitto di interessi o una sovrapposizione di poteri”.
“Se invece il problema -aggiunge- è un profilo non conveniente dal punto di vista del Capo dello Stato, e tuttavia quel ministro incarna la sostanza di un programma politico che ha la maggioranza in Parlamento e quindi il sostegno della sovranità popolare, secondo me il Presidente non si dovrebbe rifiutare di nominarlo. Io al governo Conte -conclude Quagliariello- non avrei votato la fiducia, ma qui non stiamo parlando di opinioni, stiamo parlando dell’interpretazione di regole che devono valere per tutti”.