movimento idea
  • l’Idea che serve
  • Territorio
  • Patti di Federazione
  • Iscriviti
  • 2×1000
  • Elezioni
  • Contatti
  • Trasparenza
    • Statuto Bilanci Contributi
    • Elezioni trasparenti
  • Accedi

L’Occidentale, Alessandro Cornali (IDEA): “La festa nazionale spagnola all’ombra della crisi catalana”

13 Ottobre 2017Camilla CecchiniNewsNessun commento

Riceviamo e suggeriamo la lettura dell’articolo “La festa nazionale spagnola all’ombra della crisi catalana” di Alessandro Cornali (responsabile della provincia di Milano di IDEA), pubblicato questa mattina sul giornale on-line L’Occidentale.

 

Il 12 ottobre in Spagna è festa nazionale per la commemorazione della scoperta dell’America, la festa dell’hispanidad, un orgoglio nazionale. Ma le celebrazioni di quest’anno hanno un significato particolare: dietro alla bandiere che, come non mai, da una settimana sventolano a Madrid, si estende l’ombra della crisi catalana. “Ci sono bandiere ovunque, mai visto nulla di simile. Eppure al di là della grande parata militare proprio vicino a casa nostra, sul Paseo de la Castellana, nel centro della città, di militari se ne vedono pochi: c’è la sensazione che tanti siano stati già spostati verso Nord. Viene perfino da chiedersi cosa accadrebbe se ci fosse un attentato in città oggi”.

A parlare è Paola Demarchi, italiana che vive nella capitale spagnola da 14 anni e che lavora nell’ambito della moda. “È una situazione complessa, anche tra gli stranieri c’è timore di quel che può accadere. Proprio oggi parlavo con amici tedeschi e mi hanno detto che la loro azienda, che si trova in Catalogna, potrebbe decidere di chiudere e trasferirsi. Lo showroom dove lavoro a Madrid è di proprietà di catalani e loro sono per l’indipendenza. Pare che l’impatto economico passi in secondo piano in questo momento. Quello che più temono qui è che possa scatenarsi una sorta di guerra civile, che davvero l’esercito spagnolo possa prendere le armi contro una parte del suo stesso popolo e possano scoppiare violenze. Qui tutti sperano che alla fine prevalga il dialogo e che, eventualmente, possa essere accettato il compromesso di uno stato federale visto che non è solo la Catalogna a volere la propria autonomia”.

Il conto alla rovescia dell’ultimatum posto dal premier spagnolo Mariano Rajoy al presidente catalano Carlos Puigdemont, “5 giorni per fermarvi”, è partito e scade lunedì. Poi ci saranno altri tre giorni in cui Puigdemont potrà ratificare la propria decisione. Con la festa nazionale molte scuole chiudono per il ponte e in tanti lasciano la città, una sorta di collettiva pausa di riflessione. Perché, come ha scritto Francesc-Marc Álvaro nel suo editoriale di oggi su “L’Avanguardia”, “No hay salida sin diálogo”. Non c’è uscita senza dialogo.

Tag: Carlos Puigdemont, crisi catalana, festa nazionale spagnola, l'occidentale, Mariano Rajoy

articoli collegati

“L’Ema a Milano? No, non è abbastanza ‘gay friendly'” di Alessandro Cornali (IDEA) per l’Occidentale

22 Novembre 2017Camilla Cecchini
sereno è Gaetano Quagliariello

Sereno è, diario di una “legislatura spericolata” di Gaetano Quagliariello (IDEA)

30 Dicembre 2017Camilla Cecchini

#IoStoconSilvanaDeMari, L’Occidentale lancia un appello in difesa dei principi costituzionali

10 Luglio 2018Carlo Mascio
Iscriviti a IDEA tesseramento 2017 Iscriviti alla Newsletter IDEA

Categorie

  • Iniziative Parlamentari
  • Eventi
  • Territori
  • News
  • Accedi

Tweets

Tweets by mov_idea

Facebook

Articoli Recenti

  • Centrodestra, avviata Federazione tra ‘IDeA-Cambiamo’ e gruppo civico di Santangelo
  • Giovedì #CambiamoInsieme tour a L’Aquila con Toti e Quagliariello
  • Eutanasia, Quagliariello (IDeA – Cambiamo): “Parlamento abbia tempo e lo usi”
  • Governo, Quagliariello (IDeA – Cambiamo): “Oggi con Toti in piazza a Roma per centrodestra unito”
IDEA – Identità e Azione, Popolo e Libertà | Piazza Madama 9, Roma | Privacy Policy - Cookie Policy