Ironizza così il deputato romano di IDEA Vincenzo Piso sulla incessante vicenda di Atac a Roma. “Scenario molto scivoloso, considerando l’esposizione di Atac e la condizione non rosea del suo unico socio di riferimento (Roma Capitale). Intanto il nuovo ‘Primo Cavaliere della Regina’ che lavorava nel gruppo di Colomban sul riordino delle partecipate, quello che da quasi un anno non ha ancora prodotto nulla di significativo, apprendiamo portava a casa 250mila euro anno con il contributo di Atac, Ama ed Acea. Parliamo di un manager abituato bene e che quando era al vertice di Save dichiarava poco meno di 400mila euro. Non ha competenze specifiche nel Tpl, ma questo poco importa. E’ risaputo che ogni 5 stelle si farebbe operare da chiunque purché onesto. Chi sembrerebbe uscire sconfitto dalla scaramuccia di ‘Castelrimessa dell’Atac’ è Manzillo della Casata dei ‘Denarichefurono’, ridotto al silenzio dalla Regina. Una Regina, si comprende sempre più, eterodiretta, perché chi comanda e decide su Roma non sono le comparse sul campo, carne da macello perfettamente intercambiabile, ma Re Grillo e l’erede al Trono della Casata Casaleggio. Un ‘Trono di Pajata’ che in realtà sotto le interiora alla romana nasconde pesto alla genovese e risotto alla milanese bagnato da prosecco di Valdobbiadene”. Conclude il parlamentare Vincenzo Piso.