Il senatore Carlo Giovanardi nei giorni scorsi ha presentato una interpellanza sul “caso De Luca” in parlamento. Pubblichiamo il testo, in cui Giovanardi chiede al governo che il risultato del referendum non venga “inquinato da pressioni e istigazioni tese a favorire il voto di scambio”.
“Al Ministro dell’interno Premesso che, per quanto risulta all’interpellante: in un suo intervento il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha rivolto a circa 300 amministratori pubblici della Campania, vengono date indicazioni tali da inquinare, se sviluppate, l’intero risultato referendario; nel suo discorso il presidente De Luca si è innanzitutto vantato del ‘fiume di soldi’ che stanno arrivando in Campania grazie al Governo Renzi, che non saranno spesi per il benessere dei cittadini campani”.
“Secondo De Luca, testuale, ‘servono agli Amministratori per risolvere i loro problemi, servono ai consiglieri regionali, ai parlamentari per avere un radicamento territoriale’, e l’obiettivo è quello di far vincere il sì al referendum sulla riforma costituzionale per mantenere in carica un Governo amico. Il modo è questo: ‘Dobbiamo fare un lavoro porta a porta… mettere un po’ fra parentesi tutte le cose per queste due, tre settimane, e dedicarci solo a questo? prendendo contatto con la segreteria dello stesso De Luca'”.
“De Luca,” prosegue la interpellanza, “indica poi come esempio di clientelismo da imitare l’attuale sindaco di Agropoli Franco Alfieri, già a suo tempo destituito dalla carica di sindaco, prosciolto dall’accusa di corruzione e abuso per avvenuta prescrizione quando era assessore per i lavori pubblici: ‘Lui sa fare la clientela bene, (…) in maniera organizzata, scientifica, ah queste cose belle? [Alfieri] vedi tu come (…) devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come (…) vuoi? devi portare 4000 a votare, se sono di meno davanti al popolo sei condannato'”.
“Alfieri fra l’altro, secondo quanto risulta all’interpellante, è indagato dalla Procura di Vallo della Lucania per voto di scambio e per altri reati connessi con il suo legame con la famiglia Marotta di Agropoli, che controlla città e territorio; De Luca suggerisce di raccogliere voti: bisogna ‘lavorare sulle imprese, ogni imprenditore con i suoi dipendenti, portarne a votare almeno la metà, con le professioni, l’ordine dei medici, dei commercialisti, degli avvocati, anche perché prenderemo una decisione importante dando la possibilità di usare i fondi europei anche per gli investimenti degli studi professionali'”.
“Nel campo della sanità perché ‘per come ci siamo mossi in questi mesi ci sia rispetto da parte dei titolari di strutture private qualificate e possiamo permetterci di chiedere ad ognuno di loro per ogni clinica o laboratorio di fare una riunione con i loro dipendenti, parliamo di migliaia di persone, parliamo di un lavoro organizzato, perché se l’Aiop fa una riunione con i propri associati, sono 4000 lavoratori (…) se ognuno di voi chiama i 10, 20 imprenditori sul piano dell’amicizia, del rapporto personale, dell’amministrazione al di là di tutte le questioni, per cortesia fai questa cosa, dimmi, non ci facciamo prendere in giro, tu se vuoi dare una mano però mi devi dire quanti voti porti, se non mi vuoi dare una mano, massima libertà, grande chiarezza fra di noi, se no veramente ci prendiamo in giro'”.
Di fronte a una situazione del genere, Giovanardi con la sua interpellanza “chiede di sapere quali iniziative urgenti intenda assumere il Ministro in indirizzo, affinché il risultato del referendum sulla riforma costituzionale non venga inquinato da pressioni e istigazioni tese a favorire il voto di scambio”.