A Roma il 13 gennaio. Sono oltre cinquanta i movimenti, le liste civiche e le associazioni territoriali che hanno siglato un patto di adesione con il nostro partito, IDEA. Nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, a Palazzo San Macuto. Da “Verona Domani” del consigliere regionale Stefano Casali (circa 50 amministratori in Veneto) a “Umbria Next” del consigliere regionale Sergio De Vincenzi, da “Noi Centro” di Massimo Ferrarese (circa 60 amministratori tra Brindisi e Taranto) a “Cuori italiani” con i suoi circa 150 amministratori nel Lazio, fino alle numerose liste civiche provenienti da tutte le regioni d’Italia (tranne Valle d’Aosta e Liguria), per un totale di oltre 300 amministratori locali che vanno ad aggiungersi alla pattuglia di “Idea” con i suoi 8 parlamentari, i 10 consiglieri regionali, i suoi sindaci e i consiglieri comunali e provinciali. L’appuntamento è stato quindi un atto concreto di collaborazione e sinergia tra politica e civismo.
“E’ un inizio confortante – ha detto il presidente di IDEA, Gaetano Quagliariello -. Il nostro partito vive una felice contraddizione: aver costruito un piccolo partito per coltivare la grande ambizione di contribuire alla costruzione di un forte e ampio partito di centrodestra. Noi continuiamo a credere nella possibilità di dar vita a una coalizione che ambisca a governare questo Paese, nella chiarezza del confronto e nella ricerca di sintesi comuni”.
“In un momento di sfibramento politico e sociale, perdere il riferimento a una coalizione e dividere il centrodestra per inseguire i propri particolarismi vorrebbe dire porre le premesse perché si ripeta ciò che accadde a Weimar, laddove le cosiddette forze centrali non avevano insieme la maggioranza del Paese e le estreme erano tra loro incoalizionabili. Da quella situazione – conclude Quagliariello – derivarono le pagine più buie del secolo scorso e noi non vogliamo che possano sotto nuove spoglie ritornare”.
Nel suo intervento, Quagliariello ha anche ricordato l’appuntamento delle assemblee provinciali di IDEA, che si svolgeranno dopo il 31 marzo, nelle province dove il partito avrà raggiunto il numero previsto di iscritti secondo un criterio legato alla popolazione territoriale. Saranno poi le assemblee provinciali ad eleggere gli organismi provinciali del partito. Dall’inizio della campagna di adesione a IDEA, partita nella prima decade di gennaio 2017, sono già 986 gli iscritti al partito.
I valori liberali e conservatori sono alla base di IDEA, in un’ottica che esalta il civismo, l’unità e la coesione politica – come abbiamo dimostrato, durante la campagna per il NO al referendum costituzionale, con l’evento organizzato a Matera. IDEA è quindi un esperimento federativo, che dal partito si allarga ai movimenti, alle associazioni, ma anche a realtà come la ricerca scientifica, il giornalismo e la comunicazione online (Fondazione Magna Carta e il giornale online l’Occidentale).
Siamo impegnati a tradurre il disagio e la frammentazione delle culture politiche, in un momento di crisi che è economica ma anche sociale e culturale, in proposte di governo. Con passione, onestà, visione e iniziativa politica.