“Le dichiarazioni della Boldrini sull’utero in affitto – denominato pudicamente maternità surrogata – fanno capire quanto la lotta alle discriminazioni della sinistra sia a corrente alternata.” Lo dichiara la parlamentare Eugenia Roccella, candidata “Noi con l’Italia”.
“Per la Boldrini – continua – è fondamentale che il ministro donna sia chiamato “ministra” , in compenso però, in nome del diritto delle coppie gay al figlio, si può tollerare, anzi regolamentare, lo sfruttamente dello donne povere e la compravendita del corpo umano. L’utero in affitto, tra l’altro – e la presidente della Camera dovrebbe saperlo – è tuttora vietato dalla nostra normativa, ma la pessima legge sulle unioni civili, voluta da Renzi e fatta passare a colpi di fiducia, l’ha legittimato e sostanzialmente consentito.”
“La sinistra che difende i migranti e si erge a tutore della legalità, ammette poi – conclude – che le donne più deboli e povere dei paesi terzi siano usate come “contenitori” dalle coppie benestanti, e che il divieto previsto dalla legge italiana sia tranquillamente aggirato.”