Il capogruppo in Regione Lazio Daniele Sabatini esprime contrarietà all’eccessiva burocrazia che rallenta lo sviluppo economico e turistico del territorio.
“La Giunta Zingaretti intervenga sulle concessioni dei bacini lacuali del Lazio: gli operatori turistici e commerciali che operano sulle spiagge dei laghi del Lazio si scontrano ogni giorno con una burocrazia elefantiaca e chiedono aiuto”. Così si legge nella nota del consigliere Daniele Sabatini, coordinatore regionale di IDEA nel Lazio.
“Parliamo di attività che non solo impatta sullo sviluppo economico e turistico del nostro territorio ma che garantisce anche una costante pulizia e salubrità dei laghi che sono numerosi e importanti nel Lazio, come il lago di Bolsena o il Lago di Vico. Ho presentato un’interrogazione su questa problematica cui è arrivata una stringata risposta dell’assessore Buschini che non può essere considerata soddisfacente. Apprezziamo, come ha comunicato l’assessore, che di recente al Giunta ha approvato un regolamento sulla materia, ma il vero ostacolo per gli operatori è la normativa esistente che, a differenza delle concessioni per i bacini marittimi demandate alle competenze dei Comuni, non va incontro alle esigenze di chi esercita o vorrebbe esercitare una attività lungo i laghi del Lazio.
Lo scorso 14 marzo presso il Comune di Bolsena si è svolta una riunione alla presenza delle amministrazioni di Bolsena, Montefiascone, Marta Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro e San Lorenzo Nuovo, proprio per analizzare le criticità riscontrate nel rilascio delle concessioni relative al demanio lacuale. Criticità di cui riteniamo debba essere la Giunta regionale a farsi carico invece di subire, come sembra, la farraginosità di disposizione tecniche e burocratiche che ostacolano, e non agevolano, lo sviluppo di attività importanti per il turismo della nostra regione. Le amministrazioni comunali in questi anni hanno speso decine di migliaia di euro per la manutenzione delle aree, caricandosi di ulteriori oneri e responsabilità, e anche per questo è quanto mai necessario disciplinare la normativa del settore, uniformandola a quella dei bacini marittimi “.