Ricordo che nel Capitolo 1,8 del libro di Mario Mieli “Elementi di critica omosessuale” l’autore scriveva: “Noi, sì, possiamo amare i bambini, Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo accogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega calando sul suo erotismo la griglia edipica… la pederastia invece è una freccia di libidine scagliata verso il feto.”
“E’ evidente che – conclude – ormai suona forte l’allarme democratico se chi ha criticato un circolo che ha scelto di intitolarsi questo personaggio si trova addirittura messo sotto processo.”