“Il nord Italia si fa portavoce di un cambiamento nell’interesse di tutti i cittadini, perché autonomia regionale vuol dire efficienza e produttività”. Così in una nota la senatrice Maria Ida Germontani, presidente del Comitato per il Sì all’Autonomia della Lombardia e componente della segreteria Nazionale di Idea Popolo e Libertà, il partito di Gaetano Quagliariello, oggi in conferenza stampa sui motivi del Sì. “La Lombardia – spiega Germontani – è una realtà economica e sociale che non ha pari in Italia e per questo chiediamo maggiore autonomia, non per costruire palizzate, ma per collaborare attivamente con le altre regioni. Si tratta di dare attuazione all’articolo 116 della Costituzione, quindi non ha nulla a che vedere con la riforma Catalana. Secondo uno studio di Unioncamere la maggiore autonomia per Lombardia e Veneto produrrebbe benefici per oltre 10 miliardi. Non solo, l’effetto traino delle Regioni virtuose con maggiore autonomia avrebbe una ricaduta positiva anche sulle Regioni meno efficienti con una diminuzione degli sprechi di 4,4 miliardi. Spesso su materie come istruzione, ambiente, sanità, ricerca, innovazione, università e sociale, i Ministeri competenti rallentano l’iter delle pratiche. In particolare le sovrintendenze i cui pareri hanno tempi biblici con pesanti ricadute economiche. A questo punto se le istituzioni centrali non sono in grado di garantire il sistema, allora che sia declinato a livello regionale. Questo è il primo referendum regionale indetto in 50 anni e con l’appoggio e il sostegno dei cittadini la Lombardia avrà più forza per trattare con il governo centrale. Il Referendum per l’autonomia è un’occasione unica per rilanciare la riforma delle autonomie a livello nazionale, perché un cambiamento serve alla Lombardia e serve a tutto il Paese”, conclude Germontani.