Hanno rinunciato alla prescrizione l’ex presidente della giunta regionale Gianni Chiodi e l’ex assessore regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni, questa mattina davanti al tribunale collegiale di Pescara, nell’ambito del processo sui tetti di spesa alle cliniche private, della Regione Abruzzo, relativi all’anno 2010.
Il processo dunque continua, anche per gli altri imputati, che invece beneficeranno dell’intervenuta prescrizione, che però sarà dichiarata soltanto al momento della sentenza.
I capi di accusa a vario titolo sono di falso, violenza privata e abuso d’ufficio.
“Oggi ho rinunciato alla prescrizione nel processo intentatomi su denuncia di alcune cliniche private (Pierangeli, Petruzzi e Spatocco) per averli costretti con violenza nel 2010 a firmare i contratti” ha dichiarato l’ex presidente Chiodi con un post sulla sua pagina Facebook. “In Abruzzo – prosegue- erano abituati male (oltre che contro legge): decine e decine di milioni di euro dalla Regione senza uno straccio di contratto che regolasse tetti di spesa, controlli e responsabilità. Ho rinunciato – conclude – anche perché è bene parlare pubblicamente e davanti all’opinione pubblica di tutte le storture che hanno determinato il default della sanità abruzzese a vantaggio di diversi soggetti privati, sia della sanità pubblica che di quella privata in particolare, e la cui spesa, a carico della regione, registrò un inaudito incremento negli anni duemila senza correlati controlli e contratti”.