La legge Cirinnà è certamente ambigua, ma la Costituzione è molto chiara nel definire il concetto di famiglia. E le sentenze non possono stravolgerlo.
“Le parole pronunciate oggi dal primo presidente della Corte di Cassazione, dottor Giovanni Canzio, confermano l’insanabile ipocrisia che denunciammo al momento del presunto stralcio della stepchild adoption dalla legge Cirinnà”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello.
“Attraverso il controverso comma 20, infatti – prosegue Quagliariello, presidente di IDEA -, da un lato sono state apparentemente espunte le adozioni dalla normativa sulle unioni civili, e dall’altro, grazie a una formulazione volutamente ambigua, è stata cristallizzata e incoraggiata la giurisprudenza creativa in materia, consentendo alle adozioni omosessuali (e dunque all’utero in affitto, visto che gli altri ‘casi speciali’ erano già tutelati dalla legge sulle adozioni) di passare dalla ‘finestra’ di una sentenza giudiziaria”.
“La questione è molto semplice: se la legge Cirinnà avesse confermato con chiarezza il divieto di adozione omosessuale, senza aprire un subdolo interstizio legislativo per avallare le sentenze creative, probabilmente il dottor Canzio non avrebbe avvertito il bisogno di invocare un pronunciamento del legislatore, dal momento che tale esigenza sarebbe già soddisfatta. Non a caso, invece – dice ancora Quagliariello -, il presidente della Cassazione lamenta una delega del legislatore alla giurisprudenza, che fino all’anno scorso in verità non era mai stata data ma rispetto alla quale la legge Cirinnà ha spalancato una prateria”.
“Tre considerazioni a questo punto si impongono. Uno: fa bene il dottor Canzio ad affermare il primato della legislazione sulla giurisprudenza, ma se con ciò intende che la legge debba adeguarsi al contenuto delle sentenze da lui enunciate, troverà la nostra ferma e assoluta opposizione.”
“Due: la legge sulle unioni civili è certamente ambigua ma la Costituzione è molto chiara nel definire il concetto di famiglia e dunque, con tutto il rispetto, nessuna sentenza giudiziaria può ‘ricostruirne’ in termini differenti il significato. Tre: quanti all’epoca del finto stralcio della stepchild adoption ritennero quella soluzione un successo nella difesa della famiglia tradizionale sono oggi serviti. Il tempo, purtroppo – conclude -, è galantuomo”.