“Prevedere la presenza dei membri del Parlamento in occasione delle annuali feste della Polizia e dell’Arma dei Carabinieri che si svolgono in ogni provincia nei mesi di maggio e giugno”; evitare “incomprensibili difformità”; non privare i legislatori, “impegnati nella discussione di tematiche legate alla sicurezza che richiedono conoscenza delle problematiche e delle criticità dei territori”, di una “proficua occasione di ascolto delle forze dell’ordine”. E’ quanto si chiede in una interrogazione presentata dal senatore di ‘Idea – Popolo e Libertà’ Gaetano Quagliariello con i colleghi Carlo Giovanardi e Luigi Compagna al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Interno e della Difesa. Al governo si imputa infatti, “per azione o omissione”, e “a dispetto delle rassicurazioni fornite per le vie brevi dai vertici di Polizia e Carabinieri”, di non aver “ripristinato e uniformato a livello nazionale la consuetudine da sempre vigente di invitare i legislatori eletti nel territorio alle feste provinciali”, che – si sottolinea – “sono l’occasione per il Questore e il comandante dei Carabinieri per fare il punto sulla situazione dell’ordine pubblico e della criminalità nell’area di pertinenza, nonché per fornire aggiornamenti sullo stato di fenomeni rilevanti quale quello dell’immigrazione clandestina, temi di indubbio interesse per l’attività dei legislatori nazionali, proprio in queste settimane in discussione nelle aule parlamentari”. All’esecutivo si chiede dunque di “uniformare le direttive di cerimoniale” per evitare “incomprensibili disomogeneità” e “ripristinare per i parlamentari un proficuo momento di ascolto delle problematiche della sicurezza sul territorio”.