“San Camillo, il bando rivolto ai soli non obiettori è inutile e incostituzionale”. Lo dichiara la parlamentare di IDEA Eugenia Roccella.
“Se il bando al San Camillo fosse rivolto solamente ai non obiettori sarebbe clamorosamente incostituzionale, perché non è possibile discriminare nessuno, tantomeno i medici, in base alle opinioni personali o ai convincimenti religiosi. Sarebbe anche un bando inutile perché, secondo la legge 194, ogni medico ha diritto di esercitare obiezione di coscienza e non c’è bando al mondo che possa avere valore superiore alla norma di legge: ogni medico può sempre cambiare idea, passando da non obiettore a obiettore e viceversa”. Lo afferma Eugenia Roccella, parlamentare di Idea e componente della commissione Affari Sociali.
“Va notato anche – continua la parlamentare – che esiste un 11% nazionale di non obiettori che non effettuano aborti pur essendo disponibili a farlo. Questo bando appare quindi solo come un’operazione per intimorire e ricattare chi non vuole praticare aborti. In realtà, come si può vedere dalle ultime relazioni al parlamento sulla legge 194, non esiste un “problema obiezione”, visto che a livello nazionale ogni medico non obiettore ha un carico di lavoro pari a 1.6 aborti a settimana.
“Se esistono problemi di accesso alla IVG nel Lazio, – conclude Roccella – sono dovuti alla cattiva organizzazione regionale della sanità, che non riguarda certamente solo le interruzioni di gravidanza, e di cui Zingaretti è responsabile”.