Tutti parlano, spesso straparlano, delle buche nella nostra città ,nella nostra provincia ,nella nostra regione. Zingaretti glorifica i magnifici destini prospettati dalla sua illuminata amministrazione e la Raggi, da quasi due anni Sindaca e Presidente della Città Metropolitana, qualsiasi cosa accada, scarica puntualmente ogni responsabilità sulle precedenti amministrazioni . I Gruppi Parlamentari di PD e 5 stelle sono da 5 anni i più numerosi sia in assoluto che, rispettivamente, di maggioranza ed opposizione. La legge di bilancio 2018 ha stanziato 1620 milioni per programmi straordinari di manutenzione per la rete viaria. Centoventi milioni da utilizzare nel 2018 e 300 ogni anno dal 2019 al 2023. Uno stanziamento risicato, come sempre, distribuito a pioggia. Sul modello Bando per le periferie. Bando gestito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e le cui risorse finiranno, in gran parte, in progetti risibili e “romanelle”. Ma andiamo a vedere come sono stati distribuiti i fondi per la manutenzione viaria. Scopriamo così che la Regione Lazio, a cui vanno circa 112 milioni, finisce dietro Lombardia, Emilia Romagna,Sicilia, Toscana, Piemonte e Campania. Ogni commento riteniamo sia superfluo . Nessuno che senta il dovere di dire che forse c’è anche qualche lontana responsabilità dell’attuale classe dirigente politica dei due maggiori partiti italiani? Governano Nazione, Regione, Città Metropolitana, Roma Capitale. Può essere che non si riesca su temi come questi a sviluppare una sinergia virtuosa per perorare la causa del nostro territorio? Mentre una Regione come la Lombardia riesce ,evidentemente ,a fare puntualmente sistema, il Lazio è attraversato da una suicida “cultura dell autodistruzione” che sembra pervadere tutti gli schieramenti politici. Una classe “dirigente” capace solo di urlare, di accapigliarsi per qualsiasi bestialità e che troppo spesso agisce come il marito tradito che tagliandosi gli attributi crede di far dispetto alla propria moglie. Senza poi contare ignoranza ed arroganza. I nostri territori intanto vedono aumentare i loro gap infrastrutturali destinandosi ad una sempre più evidente marginalità. Altri, invece, colgono ogni opportunità, in virtù di una maggiore efficienza di sistema e pur mancando degli enormi atout presenti nella nostra Regione migliorano in attrattività e qualità dei servizi.
Tratto dalla pagina Facebook dell’onorevole Vincenzo Piso