

“Dopo la disastrosa (per i risparmiatori) fiducia della Camera al decreto Salva-Banche, iniziamo al Senato la nostra battaglia per sanzionare seriamente gli pseudo manager che hanno portato al disastro le banche e per tutelare i risparmiatori”.
Così il senatore di IDEA Andrea Augello commenta su facebook l’iniziativa assunta assieme al collega Gaetano Quagliariello: la mozione depositata in Senato per impegnare il Governo a modificare il provvedimento sulle banche e ad inserire le norme sulla responsabilità dei manager e per l’estensione della platea degli obbligazionisti rimborsati. (Leggi articolo Il Sole 24 Ore 13 luglio: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-07-13/banche-venete-ostruzionismo-m5s-aula-senato-gia-presentate-mozioni-cambiare-decreto-184607.shtml?uuid=AEokI1wB ).
Ecco il testo della mozione presentata come primi firmatari da Andrea Augello e Gaetano Quagliariello, e sottoscritta da 41 senatori appartenenti ai gruppi Federazione della Libertà, Forza Italia e GAL:
I sottoscritti Senatori, premesso che:
nel corso dei lavori della Camera dei deputati per la conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99, recante disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A, il relatore del provvedimento presso la Commissione Finanze, di concerto con il Ministero dell’Economia, ha tentato di raccogliere in un maxi-emendamento le nuove norme utili ad irrogare adeguate sanzioni riferibili all’esercizio dell’azione di responsabilità, ai sensi dell’articolo 2394-bis del codice civile, nonché ad ampliare la platea degli obbligazionisti beneficiari di ristoro riferendo il termine di acquisto dei titoli al 1 febbraio 2016 invece che al 12 giugno 2014;
per ragioni incomprensibili un ripensamento del Ministero dell’Economia ha vanificato il lavoro del relatore, privandolo dell’apporto del Governo;
in questo modo sono state nuovamente frustrate le legittime aspettative della pubblica opinione e dei risparmiatori rispetto all’assunzione delle responsabilità gestionali da parte degli amministratori delle banche fallite e sottoposte a procedura di commissariamento e liquidazione e, di conseguenza, la loro interdizione perpetua dai pubblici uffici, dall’esercizio delle professioni, dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione;
Tutto ciò premesso, i sottoscritti Senatori impegnano il governo a:
riprendere i contenuti dell’emendamento richiamato in premessa nel corso della lettura attesa al Senato, i quali sono peraltro caratterizzati da un giusto equilibrio tra la necessità di sanzionare adeguatamente i comportamenti irresponsabili e di corrispondere alle legittime aspettative della pubblica opinione e dei risparmiatori;
ad adottare adeguate misure quando il curatore del fallimento, il commissario liquidatore e il commissario straordinario richiedano l’esercizio dell’azione di responsabilità ai sensi dell’articolo 2394-bis del codice civile; in particolare, accertata l’esistenza dei requisiti per l’accoglimento della domanda nei confronti degli amministratori delle banche, la norma dovrebbe consentire ai giudici di condannare sempre questi ultimi all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, dall’esercizio delle professioni, dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione;
ad ampliare la platea degli obbligazionisti beneficiari di ristoro, posticipando il termine di acquisto dei titoli al 1 febbraio 2016 (invece che al 12 giugno 2014) affinché i risparmiatori degli istituti bancari falliti dopo il febbraio 2016 possano vedersi garantite le medesime misure prese per gli obbligazionisti di Banca Etruria, Banca delle Marche, Carichieti e Cassa di Risparmio di Ferrara;
a riferire l’applicabilità delle norme sopra richiamate a tutti le procedure di amministrazione coatta a far data dal recepimento della direttiva 2014/59/EU mediante i decreti attuativi (d.lgs. 16 novembre 2015, n. 180 e d.lgs. 16 novembre 2015, n. 181.
Andrea Augello Gaetano Quagliariello