“Questa mattina i senatori Andrea Augello e Gaetano Quagliariello, di ‘Idea’, hanno presentato all’Anac un esposto sull’ormai famigerato emendamento alla legge di stabilità che ha consegnato tre milioni di euro alla IsiameD”.
E’ quanto si legge in una nota. “Nel documento – si legge ancora – viene chiamata in causa l’Autorità Anticorruzione per le sue competenze nel monitoraggio degli appalti pubblici e degli appalti relativi ai servizi”. Presentando l’iniziativa i due senatori dichiarano: “Ci pare poco credibile e ingeneroso il tentativo del ministro Calenda e del presidente Gentiloni di scaricare sul viceministro Morando, che su quell’emendamento ha dato parere favorevole, l’intera responsabilità di una norma impresentabile accettata dall’esecutivo per motivi inconfessabili. Morando è una persona seria e non avrebbe mai avallato un emendamento che viola due direttive comunitarie e il relativo decreto di recepimento se non ci fosse stata una ‘ragion di Stato’ consistente in una poco presentabile caccia al voto verdiniano per far passare la manovra. E’ sorprendente, in particolare – osservano Augello e Quagliariello -, che il presidente Gentiloni cada dalle nuvole: in quei giorni tutti i giornali parlavano di una lunga lista di desiderata dei parlamentari di Ala, definendoli senza mezzi termini come ‘marchette’. Nella stessa Commissione Bilancio l’opposizione aveva evidenziato il preoccupante fenomeno, ma la verità è che il governo era a caccia di voti e non andava troppo per il sottile. Il ministro Calenda, nel tentativo di distinguersi, sta sfidando il ridicolo: immaginiamo la curiosità con cui in sede europea leggeranno di un ministro che si pone il problema della legittimità di una norma approvata nel contesto di un provvedimento su cui si è richiesta più volte la fiducia. Sul piano clinico potrebbe trattarsi di un disturbo della personalità, sul piano politico la cosa è più conosciuta come gioco delle tre carte. Ci auguriamo che l’Anac si pronunci al più presto sul nostro esposto mettendo fine – concludono i due senatori di ‘Idea’ – a una vicenda nel complesso poco presentabile.